Rimini | Fogne, piano ottimizzato passa in commissione. Mauro si astiene, ma dubita
Primo sigillo apposto sul piano per la salvaguardia della balneazione del Comune di Rimini ottimizzato dal Gruppo Hera spa. Ieri pomeriggio la terza commissione consiliare ha concesso il suo parere favorevole (astenuti i consiglieri di minoranza Gennaro Mauro del Pdl e Luigi Camporesi del M5S) al piano da 154 milioni di euro che porterà entro il 2020 a chiudere tutti gli scarichi a mare (la metà entro il 2016). “Gnassi affonda il progetto Benedettini”, è la prima considerazione di Mauro che con i colleghi di partito aveva promosso una commissione ad hoc per analizzare la proposta dell’architetto riminese.
“Il piano di salvaguardia della Balneazione, ora ottimizzato, presentato in commissione consiliare, prevede tra l'altro la realizzazione di tre vasche di accumulo collegate tra loro in prossimità Ausa (70mila metri cubi), Colonella 1 e 2 (20mila metri cubi) Rodella (10mila metri cubi). In caso di necessità apertura a mare in prossimità dell'Ausa con condotta sottomarina”, spiega Mauro che passa poi a farsi un po’ di conti e soprattutto delle domande. “117 milioni di euro a carico dei cittadini tramite aumento in bolletta. Dal 2015 al 2020/2021 aumenti del 4,5% all'anno. Siamo sicuri che sia la soluzione migliore? Perché affidare l'elaborazione del piano ad Hera che è anche il gestore a cui paghiamo le tariffe?”.